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Tregnago

Tregnago, conosciuta sin dai tempi dela colonizzazione romana, ha una storia antica. Le sue vicende si sviluppano a partire dal medioevo, per continuare nel Rinascimeto e nei secoli successivi.

Le origini del suo nome pare risalgano da un lato alla sua romanità, infatti Termignacus significherebbe il termine ultimo della civiltà in epoca romana, dall'altro alla presenza nel paese del castello. Il paese viene citato anche come Terenciago, Tranicaus, Tergnagus.

Fin dai primi secoli dell'Impero Romano, Tregnago era un villaggio e i primi abitanti di Verona sono stati anche i primi della valle di Tregnago, compresi anche i monti e i paesi soprastanti. La piccola altura che oggi si chiama Precastio è una traccia di romanità, questo monte servì infatti ai romani come luogo di difesa e punto strategico. Il nome Precastio sta ad indicare una posizione prima degli accampamenti, dove si poneva le scorte a vigilare in continuo allarme, questo era il cuore pulsante di tutto l'esercito.

Durante il periodo Medievale fu costruito ad est del paese un castello-fortezza che rappresenta la salvezza degli abitanti in casao di attacco, ancora oggi esistente.

Le attività contadine ed artigianali erano legate ai materiali che l'ambiente offriva: cavapietre, fabbri, manovali, sterratori e carpentieri rappresentavano buona parte degli abitanti di Tregnago, accanto ai pastori e ai contadini.

A partire dal XV secolo i castelli perdono la loro importanza e vedono venire meno la loro primitiva funzione difensiva. Anche il castello di Tregnago, perde il suo significato strategico, conservando peraltro il suo ruolo di centro di riferimento per la popolazione loocale. Lo si ritorva come luogo di raduno per la popolazione, come centro di attività popolari, come recinto per prigionieri o luogo di banchetti.

Finita la Prima Guerra Mondiale, Tregnago, comune ad economia essenzialmente agricola, si prepara al dopoguerra, mentre in Italia la seconda rivoluzione industriale provocava la nascita dei primi nuclei dell'industria di base.

La popolazione di Tregnago si unisce per una sottoscrizione al fine di acquistare il fondo necessario per l'impianto dello stabilimento Forni cementizi in Tregnago. Il 5 febbraio 1922 viene posta la prima pietra del cementificio. Il cementificio di Tregnago segna il momento del passaggio da un'economia essenzialmente agricola ad un'econoima mista, contribuisce al rallentamento del fenomeno dell'emigrazione, allora molto consistente. Il cementificio rimane vitale fino agli anni '60, quando la crisi edilizia ne provoca la chiusura e lo smnatellamento.

L'area industriale, nata dopo gli anni '60, è concentrata nella zona sud del paese e appare oggi ben sviluppata.

L'economia

Sulle pendici colinari è tradizione coltivare ciliegie. Le vari etipologie dei ciliegi, dai classici Durone o Mora di Cazzano ai nuovi impianti, danno frutti irresistibili che sono molto apprezzati anche nel mercato estero.

In notevole sviluppo la produzione enologica, con vini di notevole qualità. Sono numerosi anche gli oliveti con la produzione di olio di riconosciute qualità organolettiche e nutrizionali.

Il Folklore

Mostra provinciale "La ciliegia d'oro"
Sagra dei osei di Centro
Festa della Madonna del Carmine
Antica fiera di San Martino
Medievalia
Tregnago art festival

Come si raggiunge

Tregnago è raggiungibile dall'autostrda A4 (uscita casello di Verona Est o di Soave-San Bonifacio) dirigendosi verso la Val d'Illasi sulla SR11.
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Verona Porta Nuova, l'aeroporto più vicino è il Catullo di Verona-Villafranca.
Corse giornaliere di autobus collegano Tregnago a Verona, Caldiero, San Bonifacio, Giazza.