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Roncà

L'origine del nome pare derivi dal latino "runco" o "runcare" ovvero "disboscare", "rendere coltivabili terre incolte".

La testimonianza della presenza di antichi insediamneti sul territorio di Roncà, è stata definita dal ritrovamento di preistorici attrezzi da lavoro sul monte Calvarina, e sono a tutt'oggi conservati nel Museo Francescano di Chiampo. Merita un richiamo il ritrovamento di una lapide di copertura di un sarcofago romano che è attualmente conservata nel monumento ai Caduti della Libertà presso il locale cimitero.

Il periodo medievale fu piuttosto travagliato. Ebbe inizio nel 1300 durante il dominio di Alberto della Scala il quale stabilì patti con un gruppo Cimbro: si poteva coltivare il terreno gratuitamente con il solo obbligo di versare alla fine di ogni anno 20 soldi e un agnello allo stesso Alberto della Scala.

Il periodo storico migliore fu quello sotto il dominio della Serenissima. Quest'ultima ebbe il pregio di regolamentare le varie colture (la tipica uva Durella era già conoscuta allora con il termine "Durasena"), di bonificare molti terreni, di canalizzare i corsi d'acqua con la possibilità di irrigare oltre all'uva tipica, anche olivi e colture erbacee come il frumento, la segale,ilsorgo ed il mais.

Roncà attraversò ancora un periodo buio. Tra il 1600 e il 1700, le pestilenze descritte anche dal Manzoni nel suo famoso romanzo "I Promessi Sposi" e la carestia colpirono in maniera devastante la popolazione roncadese sino a ridurla a poche centinaia.

L'economia

E' basata principalmente sull'agricoltura ed in particolar modo sulla vite. L'uva Durella da cui si ricava un particolare vino, il Durello riconosciuto D.O.C. nel 1987, è un prodotto tipico di Roncà. Di recente si sta aumentando la coltivazione anche dell'olivo. La presenza di tante piccole aziende nonchè di ditte a conduzione familiare, consentono alla maggior parte degli abitanti di poter lavorare nel paese di residenza limitando così il fenomeno del pendolarismo.

Ogni venerdì si svolge l'ultra centenario mercato settimanale nella piazza principale del capoluogo. Da antichi documeti, risulta essere stato inaugurato regolarmente il 15 settembre 1905. Fa parte dell'area del Parco della Lessinia e dell'Associazione Città del Vino.

Il Folklore

Roncà - terza domenica di maggio
Festa del vino Soave - Durello - Lessini D.O.C.: si svolge ogni anno a Roncà nella terza domenica di maggio. Nel territorio di Roncà, soggetto alle continue eruzioni di quello che era uno dei maggiori vulcani preistorici (il monte Calvarina) ed ai flussi e riflussi del mare mediteraneo, si è venuto a creare un terreno ideale per una particolare vite che produce un'uva, denominata Durella, da cui si ottiene un vino secco dal sapore dolce, leggermente acidulo e frizzante, gradevole soprattutto se invecchiato (ha infatti una notevole resistenza che si protrae fino a dieci anni). Si presta anche ad un processo di spumantizzazione.

Roncà - periodo pre quaresimale
Carnevale dei ragazzi: dal 1993 il Carnevale dei ragazzi di Roncà è ormai una delle manifestazioni in maschera di maggiore rilevanza, non solo per la Val d'Alpone, ma anche per le vallate circostanti. Si organizza di domenica, solitamente con due settimane di anticipo rispetto al martedì grasso. Iniziato come festa per i bambini di età scolare, ha preso sempre più vitalità fino a diventare un appuntamento apprezzato da adulti, ragazzi e bambini.

Brenton - domenica in prossimità del 29 giugno
Festa di S. Pietro: in corrispondenza del 29 giugno si svolge la festa patronale.

Roncà - terza domenica di luglio
Sagra della Madonna del Carmine: festa in onore della Madonna del Monte Carmelo, patrona del comune di Roncà.

Terrossa - quarta domenica di luglio
Festa di S.Maria Maddalena e antico Palio dei Mussi: circa cinquant'anni fa ebbe origine una competizione paesana in cui i fantini si sfidavano in una galoppata a cavallo di asinelli. Questa simpatica galoppata è stata inserita nelle tradizionali manifestaizoni legate alla sagra patronale. Le tredici contrade in cui è diviso il paese scelgono il proprio fantino che gareggerà poi per la conquista del Palio. Nelle settimane precedenti i contradaioli danno tutti il proprio contributo nell'allestimento dei carri che sfilano per il paese prima dell'inizio della gara e nell'addobbo (con bandiere, striscioni e stendardi) della contrada. Sussistono anche scaramucce di tipo goliardico tra i componenti più esagitati delle contrade. Il Palio accoglie migliaia di spettatori attratti da questo originale avvenimento e dai prodotti locali di cui viene fatta ampia esposizione.

Santa Margherita - 20 luglio
Festa di Santa Margherita: il 20 luglio si tiene la tradizionale sagra dedicata alla patrona.

 

Come si raggiunge

Roncà è situata nella Vallata dell'Alpone. E' raggiungibile attraverso l'autostrada A4 Milano - Venezia (uscita al casello di Soave per chi proviene da Milano, poi in direzione Monteforte d'Alpone e Val d'Alpone; uscita al casello di Montebello per chi proviene da Venezia, poi Gambellara e quindi Terrossa di Roncà).

E' collegata da piccoli e stretti, quanto incantevoli, tragitti che attraversando i boschi di faggi querce e castagni collegano le frazioni di Brenton e Santa Margherita anche con Arzignano in provincia di Vicenza.

E' collegata giornalmente con corse di autobus sia verso San Bonifacio e Verona che verso Montebello e Vicenza.
Le stazioni ferroviarie più vicine sono San Bonifacio e Montebello.