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Cologna Veneta

Il territorio del comune di Cologna Veneta viene occupato dall'uomo fin dall'epoca del Neolitico Antico (V millennio a.C.); tale stanziamento perdura anche nelle epoche successive cioè nell'Età del Rame e in quella del Bronzo. Nell'Età del Ferro si sviluppa un importante villaggio nella frazione di Baldaria.

Nella fase romana il territorio è interessato da una divisiona agraria fatta attuare da Ottaviano Augusto imperatore, per assegnare terra ai suoi soldati dopo la vittoria sui contendenti all'eredità di Giulio Cesare, sconfitti definitivamente nella battaglia di Azio (Grecia) nel 31 a.C.

Il toponimo Cologna (Colonia) deriva da questo intervento imperiale. Nel Medioevo questa parte della pianura padano-veneta è interessata da importanti dissesti idrogeologici con la deviazione del fiume Adige verso Legnago e Badia Polesine. Il territorio viene bonificato dai Benedettini incanalando le acque proveniente dalla Lessinia scavando nuovi canali fra i quali il Fiume Nuovo o Guà.
Presso un guado del Fiume Nuovo sorge il centro abitato di Cologna (lo stemma, antichissimo, rappresenta un ponte su un fiume con tre archi - il ponte che regola le acque del Vicentino, del Veronese verso il Padovano, ossia dei Lessini, dei Berici e degli Euganei).

Dopo secoli di appartenenza nella varie Signorie dei Maltraversi, Scaligeri, Visconti e Carraresi, nel 1405 Cologna viene assoggettata dai Veneziani. Il territorio di Cologna e dei comuni vicini, il Colognese, viene aggregato al sestiere di Dorsoduro, diventando parte del Dogado (ducale del Doge Michele Steno del 1 aprile 1406); questa struttura politico-geografica permette ai Colognesi di usufruire di un rapporto diretto con l'apparato amministrativo della Serenissima. Nel 1797 l'arrivo dei francesi di Napoleone provoca la caduta della Repubblica Veneta ed il territorio di Cologna subisce una dominazione. Successivamente, dopo la caduta napoleonica, sono gli Asburgo a dominare con il regno Lombardo-Veneto, fino all'annessione del Veneto al Regno d'Italia nel 1866.

L'economia

Un tempo il paese era notissimo per la sua Filanda, dove si filava la seta dei bachi, e per il suo zuccherificio. Oggi tali attività sono scoparse, ma rimangono comunque un'agricoltura fiorente ed una zootecnia specializzata.
La prima, molto rinomata per la produzione di patate e radicchio rosso di Verona, fonte di prestigiosi riconoscimenti anche in ambito europero, e la seconda per l'allevamneto di bovini da ingrasso.

Inoltre, al giorno d'oggi, si assiste al costante e continuo sviluppo non solo di attività di servizio del settore terziario, ma anche alla nascita di piccole e medie imprese operanti nel settore della meccanica, con produzioni specifiche e tecnologicamnete avanzate. Tali aziende, pur diversificandosi in molteplici settori, mantengono un unico denominatore: la base familiare e specifiche tecniche fortemente di nicchia.

Non si deve poi scordare l'attività sviluppata nel settore dolciario che tocca direttamente il cuore e la sensibilità dei Colognesi ricalcando la storia cittadina: è il tipico mandorlato di Cologna Veneta.

Il Folklore

Festa dei fiori: si svolge nella prima domenica di maggio. La manifestazione denominata "Cologna in fiore" è molto rinomata e conosciuta anche oltre il proprio ambito territoriale. Si tratta di una festa che coinvolge un ampio e selezionato numero di espositori del settore floro-vivaistico in forte espansione ed aumento di anno in anno. I molti visitatori che la frequentano fin dall'inizio (è infatti la prima rassegna del settore nata nel territorio alla quale si sono ispirate le altre successivamente) vi trovano quanto necessario per l'abbellimento dei propri giardini. Durante le serate della festa è possibile assistere anche a spettacoli musicali e teatrali di notevole interesse.

Settembre Colognese: si svolge nella settimana comprendente la festività di S.Maria Nascente, patrona della città (8 settembre). Da tempo immemorabile i cittadini colognesi festeggiano la ricorrenza nell'annuale sagra fondendo vari momenti di devozione, cultura, sport e folklore. Durante i festeggiamenti ha luogo la tradizionale fiera agricola di ultracentenaria origine (la sua nascita viene datata infatti all'epoca della dominazione della Serenissima) che rappresenta per tutto il territorio dell'antica Cologna un appuntamento da non mancare. La manifestazione presenta, oltre all'esposizione di attrezzature del settore agricolo, varie attrattive: mostre pittoriche di notevole spessore e spazi espositivi di prodotti tipici del territorio. Funziona anche un rinomato stand gastronomico.

Festa del mandorlato: è l'evento conclusivo dell'anno, in programma per l'8 di dicembre. Il mandorlato, dolce prelibato che prepara ed anticipa le festività natalizie, conosciuto ed apprezzato anche a livello internazionale, viene festosamente proposto per le vie della città con rassegne di divulgazione, chioschi di degustazione e vendita. La manifestazione che normalmente si svolge anche la domenica immediatamente precendente o successiva alla festività del giorno 8, si snoda lungo le vie cittadine dove, oltre ai tradizionali chioschi dedicati al mandorlato, avviene anche una selezionata e ricercata esposizione di prodotti alimentari tipici del territorio, ed un caldo e caratteristico mercatino di addobbi natalizi. Nelle antiche logge è possibile inoltre assistere alla rievocazione degli antichi mestieri. Per le vie cittadine, durante lo svolgimento della festa, non mancano artisti di strada.

Come si raggiunge

Cologna Veneta, punto d'incontro delle province di Padova (60 km), Vicenza (35 km) e Verona (40 km) è bagnata dal fiume Guà (Flumen Novum) che cambia denominazione scendendo verso il mare Adriatico.
Uscita autostrada A4 (Milano-Venezia) caselli di Soave-San Bonifacio (Vr) e Montebello Vicentino (Vi).
La stazione ferroviaria più vicina è quella di San Bonifacio (Vr) e quella di Lonigo (Vi).
L'aeroporto più vicino è il Valerio Catullo di Villafranca di Verona.
Corse giornaliere di autobus collegano Cologna Veneta a Noventa Vicentina, Lonigo, San Bonifacio, Legnago e Montagnana.